Rinegoziazione mutuo a tasso fisso
Il 2014 è stato un anno nero per il campo immobiliare. Con la crisi economica che continua a mordere e le banche che non erogano più mutui la situazione è giunta al collasso tanto da mettere lo Stato e le Banche nell’ottica di dover prendere dei provvedimenti per riuscire ad arginare i danni.
Vediamo quindi la rinegoziazione mutuo a tasso fisso. Nel 2015 il mercato dei mutui è destinato a rialzarsi innanzi tutto perché negli ultimi anni è stato appunto toccato il fondo, con le compravendite immobiliari crollate a 400 mila unità rispetto al 2007 quando avevano toccato un picco vicino a 800 mila. Il secondo indizio è che le principali banche hanno dichiarato di aver messo a budget più soldi per mutui.
Rinegoziazione mutuo a tasso fisso
La soluzione a tali problemi sembra avere il nome di surroga. La surroga è uno strumento a disposizione di tutti i mutuatari che consente di poter spostare il mutuo verso un altro istituto che offre condizioni migliori, senza costi aggiuntivi. Attraverso la rinegoziazione mutuo è possibile modificare il tasso del mutuo e la durata ma non l’importo del debito residuo.
Continuiamo a vedere la rinegoziazione mutuo a tasso fisso. Se si chiede un importo maggiore rispetto a quello che resta da pagare è necessario stipulare un nuovo atto notarile, una sostituzione, che non è a costo zero. L’istituto che offre la surroga non è obbligato ad accettare il cliente dell’altra banca, anche se in questo momento gli istituti sono ben disposti a offrire surroghe sia per strappare nuovi clienti alla concorrenza ma soprattutto perché rappresentano una valvola di sfogo per le banche che hanno intenzione di aumentare le erogazioni.
Possiamo quindi affermare che le surroghe stanno cercando di risollevare il mercato dei mutui, nel primo mese del 2015 infatti, si è registrata una forte crescita dei mutui erogati per sostituzione e surroga (53,8%) rispetto sia al primo che al secondo semestre 2014, nei quali le rilevazioni si erano attestate rispettivamente all’11,2% e al 32,1%.Il discorso della surroga è valido e utile se gli anni di mutuo da pagare sono ancora tanti; in caso contrario è opportuno pensare ad una variazione del tasso di interesse.
Facciamo un esempio per la rinegoziazione mutuo a tasso fisso: se avete stipulato nel 2002 un mutuo a tasso fisso a 30 anni al tasso del 6,45% (questo era il miglior tasso di quel periodo) con una rata di 891 euro, surrogando ai tassi attuali con un nuovo mutuo di 10 anni porterebbe la rata a 577 euro.
Valutate bene quale strada percorrere e informatevi sulle migliori condizioni finanziarie che vi propongono le varie banche.