Finanziamenti impresa, come chiedere prestiti per aprire attività
Aprire un’attività può rappresentare la scelta giusta per mettersi in proprio e iniziare a guadagnare in modo costante dal proprio lavoro, per questo oggi esistono diverse agevolazioni per chi decide di aprirsi un’attività. Vediamo come chiedere prestiti per inizio attività.
Prestiti per aprire attività
Il miglior modo di lanciarsi nel mondo del lavoro oggi è quello di creare una piccola impresa o di aprire una piccola attività e mettersi in proprio, in modo da ottenere il massimo dei profitti dalla propria impresa. Naturalmente non tutti dispongono da subito del capitale per poter effettivamente permettersi di compiere tale scelta, ecco perché oggi esiste il prestito d’onore che permette proprio di richiedere un finanziamento presso un istituto di credito o una banca per iniziare a lavorare da soli.
Il prestito d’onore, infatti, è stato appositamente creato per poter offrire delle agevolazione per investire in attività imprenditoriali e rientra soprattutto nella categoria di prestiti per i giovani per aprire attività di qualsiasi tipo come ad esempio un negozio di elettronica.
In pratica, tale prestito prevede un finanziamento a fondo perduto per il 60% del capitale richiesto, mentre il restante 40% della somma sarà quella da rimborsare a rate usufruendo, però, di un tasso d’interesse più vantaggioso rispetto a quello applicato comunemente.
Finanziamenti impresa, chiedere un prestito per aprire attività
Dal 2000, inoltre, lo Stato ha deciso di stanziare nuove risorse proprio per favorire l’autoimpiego e scongiurare la disoccupazione, per questo oggi il prestito d’onore o un prestito per inizio attività può essere richiesto anche da quei giovani che desiderano completare il proprio percorso di studi o iniziare un percorso professionale, rientrando quindi nella categoria di prestiti a disoccupati per aprire attività.
Per poter usufruire di questo finanziamento, bisogna prima di tutto disporre di alcuni requisiti essenziali, come l’aver raggiunto la maggiore età, essere disoccupati da almeno sei mesi e risiedere nel territorio coperto dalle agevolazioni.
Vediamo come chiedere un prestito per aprire un’attività.
Prestito per inizio attività
Ricapitolando, chiunque voglia creare una micro impresa, iniziare un lavoro autonomo o aprire un franchising può fare domanda per ottenere il prestito d’onore. L’ottenimento di tale prestito prevede anche da parte dei richiedenti la frequentazione dei seminari informativi organizzati dalle società regionali di Invitalia, dato che il prestito d’onore è gestito proprio da tale sistema.
Come detto, le agevolazioni finanziarie per cui si ottiene il fondo perduto e il mutuo per aprire attività a tasso agevolato, nonché l’assistenza tecnica, sono previsti per l’apertura di microimprese, ovvero per la creazione di società in nome collettivo, o società semplici o in accomandita semplice che hanno bisogno di un finanziamento relativo all’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali a utilità pluriennale, eventuale ristrutturazione di immobili, materie prime, utenze e canoni di locazione di immobili e prestazioni di servizi.
Mentre se è un franchising che si vuole avviare, allora è possibile richiedere un finanziamento per aprire attività relativa alla commercializzazione di beni e alla prestazione di servizi. Se si vuole costituire una ditta individuale come lavoratore autonomo, il prestito d’onore finanzia attrezzature, impianti, allacciamenti, ristrutturazioni, macchinari, e sono previsti tre tipi di contributi a seconda dell’ammontare della somma che si chiede in prestito.
Infatti, se si richiede una cifra maggiore dei 5 mila euro, si può ottenere un contributo a fondo perduto pari al 40% della cifra totale oppure un mutuo a tasso agevolato del 60% del totale oppure un contributo a fondo perduto per una cifra non superiore ai cinquemila euro per le spese di gestione del primo anno di attività, mentre se l’investimento richiesto è minore di 5 mila euro, allora è possibile ottenere un mutuo a tasso agevolato che copra l’intera cifra dell’investimento oppure un contributo a fondo perduto dello stesso importo.
