Calcolo interessi moratori




Quando si verifica un ritardo nel pagamento del credito da parte del debitore moroso o a seguito di una inadempienza contrattuale scatta il calcolo interessi moratori.

Gli interessi di mora possono essere considerati una sorta di risarcimento per il danno causato dal ritardato pagamento di una fattura commerciale non pagata, sono dovuti anche se in ritardo e senza bisogno che il creditore abbia l’onere di provare il danno derivato dal ritardato pagamento.

L’atto di costituzione in mora trova disciplina nell’art. 1219 del codice civile che stabilisce che “il debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto”. Si tratta quindi di un vero e proprio atto giuridico che, per avere valore legale, deve essere portato a conoscenza della controparte per iscritto tramite raccomandata a/r o posta elettronica certificata.




Il calcolo interessi moratori avviene in maniera simile a quello del tasso di interesse legale: unica differenza è che quelli di mora scattano a seguito del mancato adempimento della parte contraente di una delle obbligazioni contrattuali, quelli legali, invece, scattano dal mancato adempimento di norme di legge.

Qual’è la formula del calcolo interessi moratori?

Gli interessi moratori si calcolano prendendo come riferimento il tasso d’interesse applicato dalla BCE (banca centrale europea) con la maggiorazione dell’8%.

Per le transazioni commerciali il saggio di interessi 2015 è stato fissato allo 0,05% e va sommato agli 8 punti percentuali, pertanto, il tasso di interesse di mora è all’8,05% .