Cosa succede se non pago la rata del mutuo




Cosa succede se non pago la rata del mutuo? Capita, specialmente in periodi di crisi, di ritrovarsi con una rata del mutuo non pagata.Quando si stipula un contratto di mutuo per acquistare un immobile, forse non tutti sanno che i propri dati finiscono nei cosiddetti Sic, ovvero Sistemi di Informazioni Creditizie, in cui è possibile trovare tutti i finanziamenti che vengono richiesti ed erogati nel nostro paese.

Vediamo cosa significa secondo questi sistemi creditizi essere in ritardo sul pagamento di una rata del mutuo.

Il mutuo è un contratto di prestito di una certa somma di denaro che, in genere, viene stipulato tra un privato e la banca. Tale contratto stabilisce che la banca è disposta a dare in prestito al richiedente la somma pattuita, che verrà restituita a rate sulle quali il mutuatario pagherà una certa percentuale di interesse.Ogni rata del mutuo, quindi, ha una scadenza entro cui dev’essere pagata e, in genere, si tratta di scadenze mensili che andrebbero sempre rispettate,  così da poter estinguere il debito nei tempi previsti dal contratto.

Cosa succede se non pago la rata del mutuo

Vediamo cosa succede se non pago la rata del mutuo, in effetti può capitare che le eccessive spese quotidiane o un’improvvisa spesa economica possano inficiare il normale pagamento delle rate del mutuo, per questo è bene tener presente a cosa si andrebbe incontro se si incorresse in questa eventualità. Prima di tutto, bisogna chiarire cosa si intende per “ritardato pagamento”.

Si ha un ritardato pagamento se la rata del mutuo viene pagata tra il 30° e il 180° giorno dalla scadenza prevista, ovvero se non si versa la somma pattuita entro sei mesi. Si tratta di un caso particolare per cui lo stesso contratto di mutuo prevede una  o più clausole che specificano quali siano gli obblighi cui il mutuatario deve attenersi nonché l’entità delle sanzioni previste in caso di ritardi nei pagamenti delle rate.




Quando non si paga la rata di mutuo entro la scadenza prefissata, il mutuatario risulta moroso e ciò significa che, oltre al tasso d’interesse che paga normalmente sulla rata di mutuo, dovrà pagare anche l’interesse di mora. In pratica, si tratta di un risarcimento al mutuante, in questo caso alla banca, per il danno causato dal ritardato pagamento.

Come si determina l’interesse di mora?

Il tasso di mora viene calcolato in misura maggiore rispetto al tasso d’interesse pattuito per il contratto di mutuo, e si tratta di una maggiorazione che oscilla tra il 2 e il 4% in più. Nel caso in cui tale ritardo si sia verificato per sette volte, anche non consecutive, durante il contratto di mutuo, la banca può anche decidere per una risoluzione unilaterale del contratto a causa dell’inadempienza del debitore, imponendo a quest’ultimo anche la restituzione immediata del capitale prestato e delle eventuali spese maturate.

Ma cosa succede se non pago la rata del mutuo? La conseguenza più grave determinata dal ritardato pagamento della rata del mutuo, è la possibilità che l’ente erogatore del prestito segnali il cattivo comportamento del mutuatario ai Sic, i suddetti sistemi di informazioni creditizie conosciuti anche come centrali rischi, che inseriranno il nominativo segnalato nella lista nera dei cattivi pagatori.

Ciò può compromettere la reputazione creditizia dello stesso cliente che, proprio perché noto quale cattivo pagatore, può facilmente veder rifiutata l’opportunità di contrarre altri finanziamenti presso altri istituti di credito.

La possibilità di essere inserito in tale “black list” viene, però, preventivamente comunicata al cliente che potrà comportarsi di conseguenza. Ecco perché, per non incorrere in queste situazioni spiacevoli, è meglio chiedere un prestito che implichi un sistema alternativo di rimborso in caso di difficoltà da arte del mutuatario.