Gestione separata Inps, iscrizione e aliquote



La gestione separata Inps è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la L. 335/95 (art. 2, c. 26) di riforma del sistema pensionistico. Tale riforma prevedeva una tutela previdenziale a quelle categorie di lavoratori fino ad allora escluse in tre differenti maniere:

  • disponendo la costituzione di nuovi fondi previdenziali (D.Lgs attuativo n° 103 del 10/02/96);
  • unendo delle categorie di professionisti a casse professionali già esistenti;
  • disponendo l’iscrizione alla Gestione Separata di cui all’art. 2, c. 26 di tutte le categorie residuali di liberi professionisti, per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale come, ad esempio, un ingegnere che contemporaneamente all’attività professionale svolge anche attività di lavoro dipendente o come quei lavoratori con contratti co-co-co, o ancora come la categoria dei venditori a domicilio, ex art. 36, L. 426/71.

Gestione separata Inps

I lavoratori iscritti alla gestione separata INPS pagano nel 2015 un’aliquota contributiva del 30%, se sono già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l’aliquota è del 23,50%: tutte le aliquote 2015 per le varie categorie di collaboratori e liberi professionisti iscritti alla gestione separata sono contenute nella circolare INPS 27/2015.

Ulteriori categorie che rientrano nella gestione separata inps sono:



  • gli spedizionieri doganali non dipendenti;
  • gli assegni di ricerca;
  • i beneficiari di borse di studio;
  • gli amministratori locali;
  • i beneficiari di borse di studio a sostegno della mobilità internazionale degli studenti;
  • i lavoratori autonomi occasionali;
  • gli associati in partecipazione;
  • i medici con contratto di formazione specialistica;
  • i Volontari del Servizio Civile Nazionale (avviati dal 2006 al 2008);
  • i prestatori di lavoro occasionale accessorio.

Viene confermata l’aliquota aggiuntiva dello 0,72% che finanzia l’onere derivante dall’astensione agli iscritti, che non risultino già assicurati ad altra forma previdenziale obbligatoria o pensionati, la tutela della maternità, gli assegni per il nucleo familiare, la degenza ospedaliera, la malattia e il congedo parentale.

Di seguito una tabella con le aliquote 2015 relative a liberi professionisti e a collaboratori:

. Non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie l’aliquota è del 30,72% (30% IVS + 0,72% aliquota aggiuntiva)

. Titolari di pensione o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l’aliquota è del 23,50%.

Entrambe le aliquote, 30% e 23,5%, si applicano fino al raggiungimento del massimale di reddito previsto dall’art. 2, comma 18, della legge 335/95, che, per l’anno 2015, è di 100.324 euro. Il minimale di reddito, invece è pari a 15.548 euro.

Gli iscritti alle gestioni che applicano l’aliquota del 23,50%, pagano un contributo annuo di 3.653,78 euro, mentre gli iscritti alla gestione separata con aliquota del 30,72% pagano un contributo annuale di 4.776,35 euro, di cui 4.664,40 ai fini pensionistici.