Ristrutturazione edilizia, detrazioni e agevolazioni




Quando sentiamo parlare di ristrutturazione edilizia dobbiamo far attenzione a differenziare questo termine da quello ampiamente utilizzato di manutenzione edilizia.

Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli che – ai sensi dell’art. 10 e dell’art. 3, comma 1, lett. d), del d.P.R. n. 380/2001 – “portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso”, e richiedono il permesso di costruire.

Non sono interventi di ristrutturazione edilizia quelli che consistono, invece, nella realizzazione di un organismo edilizio identico al precedente, senza aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici.

In altre parole sono annoverati tra interventi di ristrutturazione edilizia quei lavori che riguardano la demolizione e la conseguente ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.

Agevolazioni ristrutturazione edilizia

Per effettuare una ristrutturazione edilizia esistono dei parametri che devono essere rispettati e che vengono stabiliti dagli organi competenti.

Per ciò che riguarda il discorso delle detrazioni e delle agevolazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha fissato delle condizioni per poter avanzare tale richiesta. Le principali condizioni per fruire dell’agevolazione sono:




  • il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è ordinariamente di 48.000 euro per unità immobiliare; il tetto sale a 96.000 euro per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015
  • la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
  • l’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera è stato soppresso dal decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011.

L’ Agenzia delle Entrate , dopo la proroga a tutto il 2015 dell’ecobonus del 65%, ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2015 delle guide ai due incentivi.

Per quanto riguarda la ristrutturazione edilizia e le relative detrazioni del 50%:

  • sono prorogate fino al dicembre 2015, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2016 si passa al 36% e con limite di 48.000 euro per unità immobiliare
  • per gli interventi antisismici su prime case o edifici adibiti ad attività produttive in zone sismiche ad alta pericolosità la detrazione sale al 65% per le spese sostenute dal 4 agosto 2013 a fine 2015
  • la detrazione si applica anche sull’acquisto di immobili ristrutturati per uso abitativo.
  • è abolito l’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara
  • aumenta la percentuale (dal 4 all’8%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare
  • eliminato l’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori
  • introdotta la facoltà riconosciuta al venditore, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile;
  • obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali;