Ritenuta d’acconto prestazione occasionale
La ritenuta d’acconto è un metodo che assicura il versamento delle tasse le quali sono anticipate in parte al cliente del contribuente. È una trattenuta sul compenso assoggettato a tassazione, detto “sostituto d’imposta”. Questa tipologia lavorativa è estremamente diffusa come mezzo di pagamento per prestazioni non continuative e di piccole mansioni. Generalmente ciò che propone il datore di lavoro a coloro che saranno suoi clienti ma senza partita iva, è una forma di collaborazione occasionale che però non deve assolutamente superare i 5.000€ di compenso lordo nell’anno: questa è la ritenuta d’acconto.
Il lavoro con ritenuta d’acconto è usato soprattutto nelle collaborazioni professionali e nei rapporti di lavoro parasubordinati e può essere soggetto a due formule:
- collaborazione a progetto, in cui si definiscono i termini delle prestazioni di lavoro;
- collaborazione occasionale in cui vengono specificate le mansioni da svolgere, la durata del lavoro, il compenso e le modalità di pagamento.
ritenuta d’acconto prestazione occasionale
Grazie a questo strumento il collaboratore esegue un lavoro per il committente come se fosse un professionista senza però dover avere natura di subordinazione.
Le tipologie di compensi soggetti a ritenuta d’acconto sono le seguenti:
- redditi da lavoro autonomo;
- redditi da lavoro dipendente;
- redditi da capitale;
- altri redditi soggetti a ritenuta d’acconto.
Dal punto di vista fiscale la ricevuta conterrà:
- La data e il numero della ricevuta
- I dati del collaboratore (incluso codice fiscale)
- I dati del committente (inclusi codice fiscale e partita IVA)
- La descrizione dell’attività prestata
- L’importo del compenso lordo
- L’importo della ritenuta d’acconto
- L’importo
Nel momento in cui verrà consegnata la ricevuta al committente egli provvederà a versare l’importo netto al collaboratore e il 15 del mese seguente dalla data di ricezione, l’importo della ritenuta d’acconto allo Stato per conto del collaboratore
Lo Stato prende subito il 20% di tasse del collaboratore attraverso il committente.
Chi deve fare la ritenuta d’acconto?
La ritenuta d’acconto è unicamente una forma lavorativa regolare che permette di svolgere lavori occasionali e non continuativi, questa tipologia lavorativa conviene se:
- si ha una breve collaborazione con un soggetto
- la natura della collaborazione è estemporanea
- non si prevede di poter ottenere altre collaborazioni nel medio termine con lo stesso committente.
Al contrario, non è indicata se pensate di rientrare nelle seguenti categorie:
- avere una professionalità in uno specifico settore ed essere competenti per svolgere uno specifico lavoro
- avere possibilità di presentarsi a più aziende per svolgere quel lavoro
Sono esclusi dalla ritenuta d’acconto tutti quei lavori relativi al diritto d’autore come la scrittura e la traduzione: in questi casi la collaborazione non è soggetta al contributo Inps. Per questi compensi non esiste neanche il vincolo dei 5.000 euro lordi all’anno stabilito per le collaborazioni occasionali.